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I droni tricolori in volo verso l’America e il mondo. Dronitaly, la fiera italiana di riferimento per il settore, è appena stata invitata dall’Institute for Education’s (IFE) – importante network statunitense per promuovere scambi culturali e commerciali nella comunità internazionale – a “Digital trends: the drones are coming”, meeting organizzato lunedì 11 dall’Ambasciata italiana a Washington per illustrare negli USA le potenzialità del mercato italiano dei droni. All’evento erano presenti, tra gli altri, ambasciatori di Paesi come Finlandia, Svezia, Brasile e Colombia, influencer, ricercatori e rappresentanti di importanti aziende statunitensi e dei più accreditati organi stampa e internazionali. Nell’occasione, gli organizzatori di Dronitaly hanno presentato i dati del primo “Osservatorio Dronitaly-Doxa” la cui seconda edizione è in corso di svolgimento con i nuovi risultati che saranno presentati durante il convegno di apertura di Dronitaly a ModenaFiere, il 30 settembre 2016. L’evento americano è stato organizzato per aumentare la diffusione e la conoscenza degli usi applicativi dei droni nel mercato del lavoro e per consolidare la community internazionale. Un mercato che, proprio in America sta dando segnali importanti: in attesa dell’entrata in vigore della “Part 7” a fine agosto, il nuovo regolamento americano che renderà più facile lavorare con gli unmanned, è notizia recente che negli USA la domanda di filmati professionali realizzati dai droni ha superato per la prima volta l’offerta. Segnali incoraggianti anche per Sergio Barlocchetti, ingegnere aerospaziale ed esperto internazionale del settore, ambassador Dronitaly a Washington: “Quello organizzato dall’IFE e dall’Ambasciata italiana è stato un meeting importante, il prologo allo sviluppo di relazioni commerciali, culturali e operative più strette non solo con gli Usa ma anche con gli altri Paesi presenti all’incontro. Ho riscontrato grande curiosità e apertura nei confronti del comparto droni italiano, anche alla luce del fatto che le tematiche dei diversi Paesi sono simili, con la tecnologia e l’innovazione che stanno operando un salto di paradigma globale che attrae e incuriosisce dappertutto”. Un quadro potenzialmente favorevole anche per le aziende italiane, sottolinea Fabrizio De Fabritiis, CEO Dronitaly: “Il mercato italiano dei droni è certamente interessante per gli USA, ma in generale penso che la nostra industria nella sua totalità possa giocare un ruolo importante nel mercato mondiale per quanto riguarda progettazione, design, propulsione, batterie e software dei mezzi unmanned: l’industria dei droni corre alla stessa eccezionale rapidità in tutto il mondo e, anche se non è facile occorre accompagnarla e Dronitaly sta impiegando le sue forze anche in questa importante direzione”. Per il mercato nazionale di droni era importante cominciare a varcare i confini e l’evento di Washington ha avuto proprio questa valenza: creare un ponte tra i due Paesi e far conoscere meglio all’America e al mondo le potenzialità del comparto italiano degli unmanned, molto articolato e in fase di crescita. Dronitaly, evento di riferimento per il settore in Italia, si è fatto portavoce dell’intera filiera con lo scopo di rafforzare e promuovere nel mondo l’impiego dei droni tricolori per uso professionale.