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MULTISPETTRALE

Cos’è un sensore multispettrale?

Cos’è in grado di fare?

A cosa servono i dati estratti da un’indagine multispettrale?

Quali sono i campi d’applicazione di un sensore multispettrale?

Nello scorso articolo abbiamo dato risposta alla domanda: “Cos’è un sensore multispettrale?”

Oggi risponderemo alla prima: “Cos’è in grado di fare?”

Un utilizzo tipico applicativo dello spettro elettromagnetico è nelle telecomunicazioni per veicolare informazione attraverso segnali (portante modulata) sul canale di comunicazione tra mittente e destinatario, utilizzando la banda ottica e quella dell’infrarosso per le comunicazioni ottiche, quella a microonde e a radiofrequenza per le radiocomunicazioni (spettro radio).

Lo spettro infrarosso è coinvolto in tutti i processi di scambio di calore tra corpi per irraggiamento e quindi anche nei sistemi di riscaldamento, mentre un’altra applicazione è nei forni a microonde dove si utilizza appunto la banda delle microonde per la cottura dei cibi. Raggi X sono invece comunemente impiegati in diagnostica medica (radiografia).

Questa tecnologia da qualche tempo viene utilizzata anche nel campo dell’agricoltura di precisione.

Ad esempio si utilizza l’indice NDVI (Normalized Difference Vegetation Index)

Quest’indice multispettrale è correlato al contenuto di clorofilla.

La formula di calcolo è questa: NDVI=NIR−RED/NIR+RED

Con il solo utilizzo di quest’indice è possibile ottenere una serie d’informazioni che genereranno azioni mirate e utili alla gestione attiva e preventiva delle colture.

  • Classificazione della Vegetazione. 

Classificazione della Vegetazione e il monitoraggio dello stato di salute della stessa in base a parametri biofisici e indici di vegetazione.

  • Individuazione dei tipi di terreno, della vegetazione e delle colture con il loro stato di salute. 

Identificazione uso suolo, distinzione e vigore vegetativo delle colture

  • Analisi e studio di aree oggetto di incendi. 

Identificazione degli incendi boschivi, l’analisi degli incendi in corso, la valutazione dell’impatto ambientale delle regioni bruciate e poi ripopolate.

  • Rilevamento Discariche. 

Individuazione delle aree di rifiuti non autorizzate.

  • Identificazione delle coperture in cemento-amianto. 

Identificazione, mappatura e monitoraggio dell’amianto.

  • Analisi anomalie termiche in acqua. 

Comportamento termico delle acque superficiali, mappatura delle tipologie algali e loro diffusione, torpidità e colore dell’acqua, individuazione di paleoalvi.